Con gioia e commozione ho letto e preso nota degli awardsss (vorrei farvelo sentire pronunciato dalla mia voce secsi) che mi son giunti (provenienti peraltro da masculi adorati), ma, prima di gioire e cazzeggiare, devo porre fine a questa giornata dimmerda con un breve resoconto della suddetta, perchè, non dimentichiamolo mai, questo blog è il mio vomitatoio personale.
E dunque, mentre trafelata uscivo di casa per correre incontro ai mandaLini esaminandi ed esaminatori, con la coda dell’occhio notavo un mappazzetto di buste nella cassetta della posta. Andavo pertanto ad aprirle con la faccetta di chi sa che è sempre roba da pagare, quando, infilandomi sotto la metro, scorgevo su un bollettino la somma di 700 Euro.
Lor Signori immagineranno che coccolone m’è preso, soprattutto scoprendo che trattavasi di somma dovuta a seguito di multa, opposta dinanzi al GdP (Giudice di Pace), con esito negativo e non pagata, risalente al 2006. Sti bastardi – mi son detta – hanno quasi aspettato il termine di prescrizione della sentenza per mandarmi il regalino.
Naturalmente, avendo presentato ricorsi per un considerevole numero di multe che prendevo quando andavo a lavorare, così, sul momento, non mi sovveniva proprio di che cazzo stessimo parlando.
Così me ne sono andata a fare il mio esamino con la morte nel cuore, l’ansia e l’incazzatura.
Finito il medesmo, con una certa soddisfazione, sono andata con i compagni di meLende a fare una bella cenetta, mentre intanto mi facevo due conti in tasca e mi domandavo a chi cazzo chiedere l’ennesimo prestito.
Nel mentre, quasi a fine cena, ricevevo una telefonata del mio ex, l’ultimo, Ares, che dal pronto soccorso mi avvertiva di aver avuto un incidente in bicicletta, investito da un motorino, d’essersi spaccato il cranio, che, sibbene vuoto, sanguinava, e di aver riportato numerose altre lesioni nel corpo.
Tornavo, pertanto, a casa con una certa ansia, mentre mi attendeva al portone il mio migliore amico, per rilassarmi un po’ con le chiappe sul divano guardandoci una delle numerosissime serie tv, mentre ogni tot minuti telefonavo al pronto soccorso per avere notizie.
Ebbene, il lettore cd/dvd/usb e tutto il cazzo che si vuole, si rompeva, impedendomi così qualsiasi visione.
Rimasta sola a casa, mi accingevo quindi a controllare, attraverso lo spaziale collegamento ai terminali dei tribunali di tutto lo monno, che in quanto portatrice del titolo infame posseggo da anni, dicevo, mi accingevo a controllare l’oggetto dei miei patemi.
Controllavo.
Riguardavo.
Rileggevo.
Ma brutti testa di cazzo che sbagliate gli anni degli R.G.! (Registro Generale). Sti testa di minchia hanno fatto casino, prendendo il numero del mio ricorso, sbagliando l’anno e appioppandomi una sentenza non mia! Per inciso, quella di mia spettanza era di accoglimento totale, quindi stronzi all’ennesima potenza!
Ora io penso, mi dico e vi dico: io ci ho messo un cazzo a controllare, ma un poro cristo che non è avvezzo a certi meccanismi?
Perchè non è mica la prima volta eh… Ah no no!
Già mi mandarono una cartella esattoriale per una multa, già pagata e, fortunatamente, essendo io ossessivo compulsiva + avvocato, tendo a conservare tutto in maniera ordinatissima e mi sono salvata il culo.
Per non parlare di quando mi è stato recapitato un assegno della Banca d’Italia per una signora Tal de Tali, domiciliata presso di me. Peccato che io non avevo idea di chi fosse la fortunata beneficiaria. Un altro casino combinato da quelli del Comune che dovevano pagare le spese processuali di una multa opposta che non mi riguardava. Non mi riguardava ma son dovuta andare io, di persona, alla cazzo di Banca d’Italia e perdere una mattinata per la restituzione dell’assegno.
Ma mo m’hanno proprio rotto il cazzo!
Ma a me chi me lo ripaga il tempo perso, l’ansia, la rottura di coglioni di dovergli scrivere che si sono sbagliati come delle teste di minchia, i soldi delle raccomandate? Eh?
Devono morì gonfi! Ma gonfi!
P.S. Se a qualcun’altro dovesse capitare di ricevere una cosa che dice che in virtù di una sentenza del GdP deve pagare un tot, controlli prima bene su questo indirizzo https://gdp.giustizia.it/sigp/, non avendo il collegamento spaziale ai terminali, non mostra il nome delle parti ne’ è possibile scaricare la sentenza in pdf, ma se c’è un errore si vede anche da qui.