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Una delle più grandi libertà nella vita è quella di non avere alcun prodotto da dover vendere.

Soprattutto quando il prodotto in questione è il proprio sè.

I pensieri, le emozioni, la propria credibilità, i sentimenti, le proprie parole, il proprio intelletto.

Io non devo vendere un cazzo. Ho venduto il mio corpo per piacere. Per il mio piacere. Ho venduto il cervello, la mia competenza e la mia professionalità, senza alcun corrispettivo. La definirei una “donazione coatta”, una contraddizione in termini.

Ora non ho più nulla da vendere. Non devo occuparmi di strategia, di marketing, di convincere, di conquistare.

I 5 minuti di successo di cui abbisognano molti li ho avuti già e sono a posto così. Posso mandare a fare in culo, essere isterica, capricciosa, ridanciana, politicamente scorretta, generosa, folle, affettuosa, gelida, granitica, troia o tirarmela fino alla morte, come e quando cazzo mi pare.

Il rispetto che mi impongo è ridotto all’osso di un’essenza che sfugge a molti e che è solo il riflesso in uno specchio del rispetto che so di dovere alla mia persona.

Chi doveva riconoscermi, annusandomi tra le virgole, l’ha fatto. Chi mi ha riconosciuta corrisponde esattamente a quel poco che nella vita ancora desidero. Vuol dire che va bene così.

Perchè tutto è destinato a mutarsi in spiccioli di cenere in un tempo ben più breve di quello che gli umani sono programmati a pensare per poter sopravvivere, ma io, che ne ho consapevolezza dalla nascita, non intendo mai più barattare la mia libertà di essere con il compromesso di un’accettazione in cambio di un sinallagma privo della consistenza e del peso specifico che oramai pretendo.

Ho una spada di Damocle che mi pende sul capo e che non è il mero pendolo del tristo mietitore o il ticchettio degli orologi biologici di tutti. C’è altro. E allora il mio sticazzi vibra armonico tra queste pareti e mi urge la spinta vitale.

No, non vendo.

Del resto ho sempre preferito comprare.

E le trattative le conduco solo con i cinesi.

 

32 risposte a “

  1. Erre

    O in modo de strada o in modo giuridico, ma sempre coatta sei! 😛

  2. poetella

    dormi, Tillè…dormi…
    sta bona, bella de poetella tua…
    fa la nanna, che è ancora buio…
    (porca puttana! ma te pare che una se deve arza’ alle 5.30? Cazzo!)

  3. A me sarebbe bastato che tu scrivessi “sinallagma” per darti dieci, forse anche ai cinesi,

  4. Credo nel concetto di libertá allo stesso modo in cui credo nella sua impraticabilitá totale. La percezione di essere libero però è la forza che ti consente di non concludere compravendite con occulte clausole vessattorie o comodati d’uso (seppur gratuiti). Il rispetto di sè all’osso giunge quando altri hanno assaggiato la nostra carne confondendo un invito a pranzo con un “mordi e fuggi” perciò ben venga la consapevolezza dell’io, del sono, del non devo ma posso, della spinta natale di “sti cazzi”.
    Buongiorno eh! 🙂

    • Uhm no nel concetto di libertà come categoria assoluta ed astratta non credo minimamente. Preferisco parlare di libertà al plurale, come porzioni di. La libertà, intesa in senso assolutistico, è inesistente, non solo per la sua difficoltà di definizione (in negativo, come assenza di), ma perchè andando a ritroso verso gli estremi, il solo fatto di dover respirare per vivere non mi rende libera, così come il non aver scelto la mia nascita.
      Il comodato d’uso gratuito è una iattura! Posso accettarlo purchè sia “a termine” e che sia chiaro che la cosa data in comodato deve essere restituita nelle stesse condizioni in cui la si è ricevuta e mantenuta con la diligenza del buon padre di famiglia.

  5. bakanek0

    Ammore, insegnami la vibrazione armonica dello sticazzi, perché il mio spara notazze cacofoniche e dopo i vicini si lamentano.
    Hai notato che puoi anche metterti il cartello: Non in vendita, e qualcuno cercherà comunque di comprarti? Anche qualora tu fossi disposta a un libero scambio di prestazione, siglato con una stretta di mano?

    • Ammmore magari cercassero la compravendita! Chissà perchè, invece, si da per scontato che sia gratis. E nemmeno come atto di liberalità, ma come un’obbligazione da assolvere. Principini sul pisello ai quali tutto è dovuto. Ma chittesencula è d’obbligo in alcuni casi.
      In quanto al tentativo di compravendita, temo che in pochi possano essere in grado di pagare il prezzo adeguato.
      Se non te lo puoi permettere, sta a casa tua che è meglio.

      • bakanek0

        Sinallagma!
        Sinallagma!
        Sinallagma!

        La prefica giuridica è un nuovo ibrido che si lamenta e cita in giudizio.

      • AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!

        Ammmore che ne pensi tu del concetto “l’altro ti arricchisce”? Perchè a volte ho la sensazione che le persone si mettano lì sedute su una poltrona con i pop corn e pensino “vabbè mo mi arricchisci”.

      • bakanek0

        Sono quei concetti astratti che mi fanno venire la pellagra, come la polenta.
        In senso pratico, invece, magari! Basta che sia legale.

      • Sì sì, un po’ come il “migliorarsi”. Ogni volta che sento “arricchirsi” o “migliorarsi”, mi viene lo sbocco.

      • bakanek0

        Poi ci sono:
        intraprendere un certo tipo di percorso
        avere consapevolezza
        dinamica di coppia
        è scarso/a

      • Noooooo il percorso nooooo! Se poi ci si aggiunge “di vita” alla fine mi vengono le unghie di Wolverine!
        Io concepisco solo un certo tipo di percorso da intraprendere e invito spesso le persone a farlo…

      • bakanek0

        percorso di vita consapevole per migliorarsi e arricchirsi!
        percorso di vita consapevole per migliorarsi e arricchirsi!
        percorso di vita consapevole per migliorarsi e arricchirsi!

        Questa è la prefica dal lamento letale: un incantesimo fatale, un mantra da terapia spirituale de noantri, la new age di sticazzi, lo yin e yang che se non li hai a mandorla me le fai venire a mandorla.

      • Ammmore mio ho appena scritto un post del quale, come spesso accade, sei ispiratrice. Perchè amo solo te.

  6. Marì

    “Perchè tutto è destinato a mutarsi in spiccioli di cenere”….. e comunque uno “sto cazzi” ci sta tutto…. non vendo…brava!!!

  7. Erre

    Comunque, rileggevo, questo pezzo è scritto davvero bene, ragazzi’…

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