Mi sento pronta per uno di quei noiosissimi resoconti di quotidianità di cui di solito non frega un cazzo a nessuno, ma che sono così piacevoli nel tepore della propria dimora verde, accomodati sulla propria poltroncina verde, con la lampada verde e le pareti verdi.
Perchè ho un freddo anomalo e vagamente seccante, soprattutto se foriero di qualche lieve malanno stagionale che tendenzialmente contribuisce a sustanziare i malumori e i giramenti di coglioni.
Sono stata aggiornata dal mio migliore amico, V., sulla continuità asfissiante di sms e mail dell’Uomo Morto scomparso da 5 anni e ricicciato giorni fa. Un compendio di cazzate che nemmeno uno che sta per morire di sete nel deserto accetterebbe di bere. Egli brama l’incontro, brama la condivisione, brama, insomma, tornare a vivere. E il povero V. subisce patetismi vomitevoli, anche per mio conto. Perchè gli appellativi da Dea e Magna Mater non mi smuovono di una virgola e la circostanza che si caghi in mano al pensiero di rivolgersi direttamente a me senza prima avere la sicurezza di trovarmi quieta mi diverte non poco, considerata l’ampia e profonda conoscenza che lo stesso ha della mia persona. Ho ribadito il mio suggerimento di ficcarsi un fucile in bocca.
In serata mi sono vista con la S. e la C. per rifarmi il capello e per due chiacchiere, quattro risate e a elevato alla n di alcol. Solo che avevo un freddo innaturale, insano, che ho compensato con un’adeguata dose di paracetamolo, tanto per.
Chimica, chimica, è tutta chimica, mi piace un casino la chimica. ‘Nciò mai capito un cazzo di chimica, ma mi piace.
E’ chimica quella che mi impedisce di dormire ed è chimica quella che mi aiuta a dormire.
E’ chimica quella che ti fa l’up and down ed è chimica quella che ti ferma dal continuo oscillare dell’altalena.
E’ chimica il colore che mi si avvinghia ai capelli cambiandomi le luci.
E’ chimica quella “cosa” che ci impedisce di non toccarci sempre e comunque e ovunque, anche solo con le mani, sotto il tavolo di un ristorante, senza guardarci, mentre parliamo con gli altri. E anche ora, amore mio, ora, mentre tu dormi, e io ti sto toccando. E’ chimica.
Settembre
Novembre
la chimica novenbrina me piace de più…
novembrina, cazzo!
Perchè è azzurro Poetella!
Al verde delle tue parole e delle mie finanze valutavo l’evolvere del crine da settembre a novembre, di male in peggio.
Mannaggia quanto mi dispiace che non ti piaccia.
Bella luce questa autunnale! Ps siamo dentro ad una grande tavola periodica, elementi diversi in cerca di accoppiamento per nuove formule…buona giornata!
Esattamente. E’ quello che penso degli esseri umani: elementi chimici in diverse combinazioni. Ciò non toglie che gli elementi siano sempre e solo quelli, è solo la formula ad essere diversa.
E’ blu! Non verde!!
Blu, sì, non riesco a definire la tonalità però.
io in chimica avevo 3. Pure in matematica a dire il vero.
Comprendo. Mi si è sempre richiuso il cervello all’istante dinanzi alla chimica ed alla matematica. Proprio come una sorta di categorico rifiuto.
Però noi potremmo parlarne in cinese eheheh
oh si quello si che mi piace invece! 🙂
erano secoli che non scrivevo in cinese comunque.Mi sono tornati in mente un sacco di bei ricordi. Grazie 😉
bella la chimica però qui diluvia e qui fuori c’ho anche il senzatetto che dorme…povero
Al mio amico che chiede i soldi, quando fa freddo e piove, glielo dico sempre: “Brutto che fa freddo, mi dispiace”, lui mi risponde: “Nella vita meglio ridere che piangere”. E’ straordinario, cazzarola.
Anche quando di notte mi regala le rose che ruba al suo amico marocchino.
Etichette: …sonora pernacchia fa lo stesso.
Sei “comunque bella”. Cara la mia Tilla!
Il peto è più dissacrante signora, non si preoccupi che provvedo io che sono poco pudica.
“Comunque bella” è veramente da granata.
A volte i colori chimici diventano alchemici. A volte. Poche. Quasi mai.